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Il suicidio di dieci uomini, ognuno preceduto dall'omicidio di una donna, all'alba di un solstizio o di un equinozio. Da tempo la Omicidi di Torino è inutilmente a caccia del regista del tragico rituale. L'ultima speranza è Stefano Vega, l'ex-commissario che - dopo la vicenda "Montesi/Grandi" - vive a Cuba con Irene Loi e Sergio Lama, ex poliziotti della sua squadra. Un accordo tra autorità cubane e italiane lo costringe a tornare a Torino. Con Irene, Sergio, Carmelo (suo ex collega e amico), Iannuzelli (suo vecchio informatore) e il giovane commissario capo della Omicidi, Davide Cavallero, Vega inizia una disperata lotta contro il tempo. Si addentrerà nel cuore nero dell'animo umano e si vedrà costretto a varcare i confini etici. Nell'eterna battaglia tra il bene e il male, occorre fare scelte drastiche e discutibili. Il tempo per gli scrupoli e i ripensamenti è scaduto nell'orologio morale di Stefano. E la giustizia, quella vera, ha sempre necessità di una spinta cinica ma onesta. Il perdono è un lusso, in una Torino bella e dannata. E Vega questo lusso non se lo può permettere.